Hit the pan! Varie

Hit the pan! (a.k.a. toccare il fondo non è sempre una brutta cosa)

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Se la considerazione che vi preme fare è “Laura, però je la potevi dà na pulita a quelle confezioni di prodotti prima di fotografarli!” vi fermo subito: qua stiamo parlando di vita vissuta, girls (e boys), mica pizza e fichi. I prodotti sono zozzi perché sono utilizzati, tanto che ci ho scavato un buco dentro. Ed è proprio questo il tema del post: oggi vi voglio parlare di quei prodotti che per un motivo o per un altro si usano talmente tanto, o da talmente tanto tempo, da arrivare a toccare il fondo.

A lungo ho pensato come suddividere questi trucchi in modo da farvi una narrazione non troppo schizofrenica. Alla fine, credo, la cosa migliore è dividere il tutto in categorie. Non vi parlerò di mascara, fondotinta o correttori*, perché penso che quelli siano prodotti che si utilizzano tutti i giorni e che quindi è più facile finire. Non vi parlerò nemmeno di rossetti, semplicemente perché non mi è mai capitato di finirne uno, è più facile che io mi stufi o che lo regali (vi dovrei far vedere il mio cassetto dei prodotti labbra, è tipo il cimitero del ritorno dei morti viventi). Invece, ho intenzione di parlarvi di tutti quei prodotti più lenti e difficili da smaltire. Quelli che quando si tocca il fondo ci si sente subito una cifra brave ragazze diligenti che finiscono sempre i propri prodotti** per poi correre invasate e prese dal terrore per aver finito proprio quel prodotto meraviglioso senza averlo sostituito. Sì, signore e signori, parliamo proprio di ombretti, blush e bronzer.

Ombretti

Come dicevo qualche giorno fa a delle carissime amiche, tra palette mainstream e ombretti minerali (senza scadenza) ho probabilmente ombretti che possono bastare per me, per una eventuale figlia, per la sua eventuale figlia e così via fino alla settima generazione. Per cui quando arrivo a toccare la base di metallo o plastica di una confezione di una palette o di un ombretto singolo è sempre un grande evento. Ciò accade sempre e solo con ombretti mega-preferiti, che uso pressoché in ogni trucco che faccio. Sono dunque di solito ombretti neutri, che uso per sfumare, sottolineare, illuminare, abbracciare ogni altro colore.

Di questo tipo sono ad esempio ben due ombretti della Naked Basics (che a sorpresa ha anche un inci accettabile). Uno è Foxy, un panna a base gialla eccezionalmente bello – oh, per me anche un panna può essere eccezionalmente bello – che io us(av)o per illuminare la parte subito sopra lo zigomo fino alla tempia e l’arcata sopraccigliare. Se ci penso ancora mi dispero perché l’ho finito in un battibaleno, non esiste in cialda singola e non ho ancora trovato un sostituto non in polvere libera (al suo posto uso Vanillina di Neve Cosmetics, che è pure fuori produzione, quindi quando finirà piangerò sul serio).

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Altro fondino che ho visto nella Naked Basics è quello di Faint, marrone scuro freddo perfetto per scurire l’angolo esterno dell’occhio sia sulla palpebra superiore che su quella inferiore. Io lo uso per “fare la v esterna” nei trucchi da palpebra colorata, o per scurire delicatamente la piega quando voglio un trucco nude da brava ragazza.

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Sempre marroncino, ma con mooooolto più rosa dentro, è Nooner della Naked 3. Io lo uso praticamente in ogni trucco che faccio per sfumare la “sbavatura” della matita nera che metto nella rima interna inferiore: mi piace quell’effetto un po’ grunge e sfumato che dà. Si tratta di un colore che per il suo sottotono più caldo e malva va benissimo sugli occhi marroni/nocciola.

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Infine, l’illuminante Plastic di Neve Cosmetics, che inserisco nella categoria ombretti perché è un altro colore che uso in quasi ogni trucco che faccio proprio sugli occhi, per illuminare l’angolo interno. Credo che in generale credo sia il colore più amato nella mia famiglia, visto che ha fatto colpo sia sul fidanzato (“dai mettiti quel puntino di colore chiaro all’interno dell’occhio!”), sia sulla mamma (“uuuuh e perché tu ce l’hai e io no? e perché non me lo regali?“).

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Potrei vivere tranquilla già con questi quattro colori da soli, ma aggiungendone uno più acceso e/o di finish diversi (verde shimmer, azzurro opaco, rosa brillantinoso, bianco satin, eccetera eccetera eccetera) si può ottenere ogni tipo di trucco, da quello più eccentrico a quello più soft ed elegante.

Blush

Va beh. Dai. Non potevo non metterci almeno due blush.

Chi mi segue da più tempo lo sa, io ho un problema con i blush, ne sono dipendente, sono una blushaholic. Lo ammetto, e questo non è il primo passo verso la risoluzione del problema. Oltre a due che ho già nominato in passato qui, e del cui pan ci sono già delle foto, ne ho da aggiungere due, uno con buon inci e prezzo basso e uno con inci pessimo e prezzo esagerato. In compenso incredibilmente sono entrambi in crema.

Il primo è un blush Alverde, della linea Cream to Powder, nella colorazione 20 Winter rose. Anche questo è uno di quei prodotti che uso tutti i giorni: messo esattamente sotto la piega dello zigomo, sotto a dove mettereste l’illuminante e subito sopra a dove mettereste la terra per fare contouring, lì è il suo habitat naturale. Dà un colore sano, non troppo acceso ma comunque abbastanza luminoso, ed è facile da sfumare.

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L’altro è Chamade di Chanel, uno dei pochi prodotti di alta profumeria che posseggo, nonché unico di questo brand. Se l’ho acquistato è tutta colpa di Vanity nerd e di questo post, ed è assolutamente splendido. Essere arrivata a toccare il fondo è per me motivo di grande orgoglio e di grande terrore, visto che è pigmentatissimo.

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Bronzer

Avete presente quel bronzer anni Novanta da 17g che sono sicura tenete nascosto in qualche angolo della vostra postazione di trucco? Sì, sì, quello lì, potrebbe essere Essence, Deborah, Bourjois, Debby, Kiko. Oppure Rimmel: 17 grammi di bronzer che un tempo fu shimmer, che non pensate sia possibile finire mai nella vita, che vi è sempre sembrato troooppo caldo e incredibilmente scuro e che non capite come cavolo avete fatto a comprare. Ecco, quel bronzer lì, io lo finirò. E lo finirò non solo usandolo come bronzer d’estate, sulla pelle abbronzata, ma anche come ombretto PRATICAMENTE OGNI GIORNO, come colore di transizione sulla palpebra, come colore da smoky eyes, come colore da sfumatura, come tutto. Giuro che non sono pazza e che non è colpa mia, mi ha convinto AndreasChoice a farlo.

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Rimmel Sun Shimmer Shimmering Maxi Bronzer nel colore 02 Sun Love

Questo è tutto, mi pare. E voi? Ce li avete dei prodotti quasi finiti di cui andate veramente fiere/i?

*in realtà all’inizio avevo pensato di parlarvi anche del correttore Camouflage di Alverde, tanto che lo avevo anche fotografato e lo vedete anche nella foto principale… ma poi mi sono resa conto che sarei andata fuori tema. In ogni caso la foto in dettaglio ve la lascio:

**seeeAHAHAHAHAHAHHAHAHAHA

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7 commenti

  1. E’ davvero una bella soddisfazione vedere il buchino specie negli ombretti

    1. Veramente guarda, non ti immagini… Io penso sempre che quella sensazione di completezza mia madre non la capirebbe mai 😀

  2. Io ho la terra opaca di essence, comprata nel colore più chiaro ma che per me risulta comunque molto aranciata quindi la uso solo d’estate, in ogni caso c’è gia un buco piuttosto grande quindi sono fiera di me 😀

    1. eh sì, dà una soddisfazione enorme fare il buco 😀

  3. […] Tint in Cranberry Glow: del primo vi avevo già parlato tanto tempo fa qui e più recentemente qui, è un mio grande favorito di sempre e lo uso per scolpire la parte bassa dello zigomo, quasi […]

  4. […] crema, che per altro è meraviglioso, tanto che ne ho parlato sia in un #mostplayed che in un post Hit the pan!. Nello specifico questo blush è perfetto per stare in una trousse da ufficio perché ha un […]

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